top of page

La digitalizzazione in Italia tra segnali positivi e nodi ancora da sciogliere. Il report Anitec-Assinform

Silvia Compagniucci

7 mag 2018

Il nostro Paese continua a inseguire il futuro, per rimanere al passo con le trasformazioni introdotte dalla rivoluzione digitale e tecnologica in corso.

La digitalizzazione in Italia tra segnali positivi e nodi ancora da sciogliere. Il report Anitec-Assinform


Il nostro Paese continua a inseguire il futuro, per rimanere al passo con le trasformazioni introdotte dalla rivoluzione digitale e tecnologica in corso. Le rilevazioni condotte da Anitec-Assinform in collaborazione con NetConsulting cube evidenziano, in particolare, un rafforzamento dei segnali di crescita della digitalizzazione.


Se nel 2017 il mercato digitale italiano è cresciuto del 2,3% attestandosi su 68.722 milioni di euro, nel 2018 l’aumento si attesta al 2,6%. Si prevede che nel 2019 possa salire ancora fino al 2,8% e raggiungere il 3,1% nel 2020.Alla crescita del 2017 hanno concorso tutti i macrocomparti tecnologici, fatta eccezione per le infrastrutture immateriali. Sebbene queste abbiano subito una lievissima flessione (-0,1%), sono riuscite ad arrestare un trend negativo che si registrava ormai da anni in questo settore della digitalizzazione. I servizi ICT hanno raggiunto 11.056,8 milioni (+4%), il software e le soluzioni ICT 6.626,1 milioni (+5,9%), i dispositivi e di sistemi 18.332,7 milioni (+0,2%), i contenuti digitali e il digital advertising 10.360,3 milioni (+7,7%).


Andando ad analizzare dall’interno le singole componenti, le rilevazioni in esame hanno evidenziato come a trainare il comparto ICT siano i servizi di data center e cloud computing, la cui crescita si attesta al 16,7% (2.641,8 milioni).  La componente cloud,  in particolare, ha registrato una crescita del 23,3% mentre – con riferimento a Software e soluzioni ICT – si rileva il trend positivo che concerne il software applicativo (4.892 milioni, +8,8%), spinto dal rinnovo e dalle componenti più innovative (piattaforme per la gestione web, IoT, etc.).Nel segmento dispositivi e sistemi, invece, spicca per crescita la componente personal & mobile device, che ha registrato un incremento del 2,2% (6.382 milioni di euro) grazie al ruolo dei dispositivi indossabili (wearable, +17,9%, 488,3 milioni) e degli smartphone (+3,1%, 3710 milioni), che hanno ampiamente compensato la contrazione subita dai PC laptop (-1,3%, 883 milioni), dai tablet (-0,2% a 782 milioni) e dagli altri dispositivi mobili.Assolutamente rilevante il fenomeno Industria 4.0 che nel 2017 ha espresso un mercato complessivo pari a 2.184 milioni (in crescita del 19,3%), ripartiti per il 56% in sistemi ICT (1219,2 milioni, +18,1%) e per il 44% in sistemi industriali (965 milioni, +20,7%).Siamo dunque di fronte a dati interessanti e incoraggianti che mostrano un trend positivo con riguardo alle componenti più legate all’innovazione e alla digitalizzazione.


La presenza di investimenti importanti senza dubbio consente al nostro Paese di affrontare con maggiore determinazione la sfida della competitività.Ciò nonostante la strada è ancora lunga, ancora difficoltoso lo switch al digitale delle pubbliche amministrazioni, ancora critico il processo di inclusione digitale delle piccole imprese, ancora ardua l’acquisizione delle competenze e ancora in corso – sebbene con segnali fortemente positivi – il processo di modernizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione fisse e mobili. È pertanto indispensabile, per consentire al nostro Paese di consolidare la tendenza positiva in atto e cogliere a pieno le opportunità di crescita offerte dalla digitalizzazione, continuare a fornire segnali chiari attraverso il consolidamento di politiche industriali “digital oriented” e l’incentivazione delle soluzioni più innovative tese alla piena adozione delle soluzioni digitali abilitanti.

bottom of page