top of page
Cerca

Marconi è la rivoluzione senza fili

Immagine del redattore: Luca TomassiniLuca Tomassini

Aggiornamento: 29 lug 2024

Il 25 aprile di 150 anni fa nasceva colui che sarebbe passato alla storia come l’inventore della radio e delle comunicazioni wireless


Villa Griffone, 1895. Nella tranquillità della campagna bolognese, un colpo di fucile risuona improvviso. Alfonso Marconi, seguendo le istruzioni del fratello Guglielmo, spara verso il cielo, segnando un momento cruciale nella storia della comunicazione wireless. Non era la prima volta che Guglielmo, impegnato nei suoi rivoluzionari esperimenti nella tenuta di famiglia — oggi casa della Fondazione Guglielmo Marconi e del museo a lui dedicato — chiedeva l'aiuto del fratello. Convinzione e curiosità lo spingevano a esplorare le potenzialità delle onde elettromagnetiche, teorizzate da Maxwell e dimostrate da Hertz, come future protagoniste delle comunicazioni a distanza.


Guglielmo Marconi: un talento in ascesa


Ispirato dalle lezioni di fisica a Livorno e Bologna e sostenuto economicamente dai genitori, il ventenne Guglielmo dedicava giornate intere al lavoro con fili di rame e circuiti nella soffitta di Villa Griffone, costruendo i primi dispositivi per trasmettere e ricevere onde elettromagnetiche, sempre più distanti l'uno dall'altro. Un'antenna, posta oltre la collina dei Celestini e a due chilometri dal trasmettitore, confermò la validità delle sue teorie quando Alfonso, presidiando l'antenna, ricevette il segnale attraverso l'ostacolo delle colline. Questo fu l'aurora delle comunicazioni radio.


La Wireless Telegraph and Signal Co. e i successi con la Marina


Nel 1896, Guglielmo fu portato in Inghilterra dalla madre, dove incontrò il cugino che lo aiutò a brevettare il suo sistema di telegrafia senza fili e a fondare la compagnia che diventerà nota come Marconi Wireless. L'azienda iniziò presto a riscuotere successi, ricevendo incarichi per equipaggiare fari e navi con nuove tecnologie radiotelegrafiche e stabilendo nel 1899 il primo collegamento internazionale attraverso il Canale della Manica.


Utilizzando la telegrafia senza fili, Marconi trasmise le prime cronache sportive in diretta e, riflettendo durante un viaggio transatlantico, sognò di superare con le telecomunicazioni l'oceano Atlantico, una sfida che sembrava insormontabile fino alla scoperta della ionosfera, che permette alle onde di "rimbalzare" contro la Terra.


Il legame transatlantico e il Premio Nobel


Marconi non si lasciò scoraggiare dalle tempeste che distrussero i suoi impianti, e nel 1901, da Poldhu a Terranova, ricevette il primo messaggio trasversale all'Atlantico. Questo successo gli valse il Nobel per la fisica nel 1909, condiviso con Karl Ferdinand Braun, per i contributi allo sviluppo della telegrafia senza fili.


Dopo la guerra, Marconi continuò a esplorare nuove possibilità con il suo yacht Elettra, trasformandolo in un laboratorio mobile. Nel 1930, da Genova, riuscì a trasmettere un segnale fino in Australia, dimostrando ulteriori potenzialità delle telecomunicazioni.


Nel 1924, Marconi assistette alla nascita della radiofonia italiana, con la trasmissione della prima radio trasmissione nel paese, grazie al diodo inventato da John Ambrose Fleming. Fu promotore anche della BBC e successivamente dell'URI, che diverrà la RAI, sostenendo la diffusione della radio come mezzo di comunicazione di massa, promossa anche dal regime fascista, al quale Marconi aderì dal 1923.


La storia di Marconi, da Villa Griffone alla conquista delle onde radio, riflette un cammino di incessante curiosità e innovazione, la cui eco si percepisce ancora oggi nell'era digitale.

9 visualizzazioni

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page